Il suo nome deriva da rododendro. Intorno a Rodoretto troviamo diverse borgate:
Balma (m.1710);
Rimas / Coste (m.1573);
Arnaud (m.1518);
Campo Clot (m1440);
Bounous (m.1490);
Ciamp d’Ermand;
Ciai (m.1432);
Villa di Rodoretto ( il centro - m:1432).
Nel 1870 Rodoretto passò sotto il comune di Prali. Nella parte più alta del paese, Villa di Rodoretto, troviamo ilTempio Valdesedell’anno 1845 e li vicino c’è anche ilForno, mentre nella piazzetta al centro vi è laChiesa Cattolicaintitolata a San Lorenzo (10 agosto). Qui si può visitare ilMuseodi Rodoretto, dove ci sono oggetti di vita montanara (di un tempo
passato) situati nella antica scuola. Nella borgata Ciai (la piazza d’arrivo del Paese, dove vi è il cimitero) è visibile il luogo ove era insediato il castello dei Valperga conti di S. Martino e
del convento dei cappuccini. Agli inizi del ‘900 l’unica via d’accesso alla valle di Rodoretto era una ripida mulattiera che scende a picco sulla cascata del Rivet, un tempo a gradini intagliati
nella roccia chiamati “gli eichaleiras” (scalinacci). Gli abitanti di Rodoretto vengono scherzosamente soprannominati “Li Pe” (i piselli).
Un tempo l’unica via di accesso per arrivare a Rodoretto erano gli Eichaleiras, una ripida mulattiera sul ciglio del burrone che scende a picco sul Rivet, un tempo
intagliata a gradoni nella roccia. Con il ghiaccio in inverno, questa scalinata che si narra fosse composta da oltre 70 gradini, diventava estremamente pericolosa.
Nella borgata si trovano una Chiesa Cattolicae
unTempioValdese. Oltre ad una antica Scuola Beckwith. Nel 1845 una valanga colpì in pieno il presbiterio uccidendo il Pastore e la sua famiglia.
A Villa c’era un piccolo albergo nel 1908. Poco lontano da Villa al Ciai si possono ancora vedere gli ultimi ruderi del Castello dei Valperga conti di S. Martino e del Convento dei
Cappuccini.